Qualità di vita

La Quiete a tutto riempie. È quello che si può chiamare SACRO – senza necessità o offerte – perche c’è la chiarezza del coinvolgimento del quale la rapresentazione più esatta è l’acqua, quando raggiunge gli angoli, inevitabilmente. Nel percepire questo, sempre mi impressiona il fecondo e  l’inutile necessità che l’Essere umano há di obliterarsi con un’ incredibile sorta di pensieri, dolore, angoscie e cosi via; se potessi svuotarsi da questo aggrovigliato, magari se ne accorgerebbe della piena quiete; o, più specificamente, si renderrebbe conto della sua propria essenza, quella dell’Universo.

La pianta matura e trasposta la maturazione, si scioglie, si fa nuovamente con integrità. L’uomo matura, pensa obliteratamente, traspone la maturazione e si scioglie. Si rifa? No. La finzione della sua personalità evapora. Lui, al massimo, è un’ altra volta, terra. Se avesse percepito questo ancora in vita, sarebbe eterno.

La mente andrà sempre a atrarti a  tè stesso, per mantenere la sua identità. Questo è fondamentale capire. Lei farà tutti gli sforzi, in questo senso, particolarmente quando si accorge di una probabile sconfitta, o sia, quando cominci a vederti come la coscienza che sei oltre la forma e il pensiero. La delizia di questa condizione, è morte per la mente; lei ha bisogna del dolore, o del desiderio, o del superfluo.

La quiete a cui si riferiscono i saggi, non significa stare zitto; ma non avere bisogno di parlare.

Una sottile inversione: E’ la vita unica che vive la tua vita e non sei tu vivendo l’unica vita. Lei si manifesta da per tutto, sin dai buchi neri il nostro Universo fu espellito e si è fatto; lei è nel fiore e nel rospo; nella formica e nell’uomo. Si riesce a capire questa inversione sottile e grandiosa – tu cominci a percepire tutto da dentro a fuori; o, per l’altra, come se l’involcro, la sua pele, non esistesse. E il tuo corpo, con tutti gli organi, una macchina perfetta  nata dall’evoluzione del manifesto nella Terra, uguale a qualsiasi altro organismo che si evolve e sparisce. Intanto, il più impressionante e liberatore, è percepirti vissuto dalla vita unica che diventa casa tua; o il tuo porto, dove la nave d’avventura parte.

Tanto si parla di QUALITÀ DI VITA. Di una qualità derivante dal conosciuto. Se non ti vedi parte del silenzio – e non intuisci che soltanto da lui puoi creare, a partire dallo sconosciuto, del nuovo assoluto, allora è probabile che vivrai in una solitudine estrema, perche dipendi dalla limitazione della mente.

La sacralità sta in tutto, come ho già accenato; poichè la foglia rappresenta questo sacro, si può chiamarla la “FOGLIA SACRA”. Quando si risulta, ossia, che la stessa foglia che un vento discreto può lanciare lontano, c’ha l’essenza della realtà eterna, allora, non si può tornare a essere quello che si era prima di tale accorgimento.

LIN DE VARGA

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