Essere senza proposito,´è essere rico

Tutti noi, con ragionevole discernimento, possiamo capire che c’é un Universo, galassie e galassie, stelle e stelle, e una Luna li avante, il Sole e, qui, alberi, boschi , mare; c’è persino fiumi, che sbocano nel mare. Allora, possiamo discernire anche che, noi umani, siamo parte di questo e non il centro, il comando.L’umano, in tutto che fa, a um proposito. Il proposito è carateristica soltanto del essere umano. Senza proposito, l’uomo guarda e si percepisce uguale alla natura. Verso lÚniverso e considerandosi la corta storia dell’uomo sulla Terra, l´umano bisogna essere veduto di un’altra perspetiva.

L’estase può soltanto esistere quando non c’è proposito. Nella meta, è necessario una distanza, una perspetiva tra quello che se desidera e l’oggeto desiderato, movimento del ego e sua limitazione di azione e reazione(proposito/fine raggiunto). L’Estase, lo sfruttare, percepirsi uguale all’Infinto Cosmico, non ci sta dentro di questo nastro. Bisogna essere vuoto e, principalmente, non concebersi. Questo può essere sottile, ma è importante. Soltanto l’ego concebe, mai il pensiero quando è pura energia.

Il veri iluminati non possono essere riconociuti, perche la trasmissione non sarebbe accettabile, sarebbe un proposito; è su questo che parliamo qui: Intenzione, deliberazione, tutto questo è umano. Non esiste discepolo di un Iluminato. Non c’è nessuna ricerca; , per altro, force a di un Iluminato, che mai sarà trovato.

Quando le parole sono rotte, è puro sfrutare. Essere senza proposito è essere rico? In verità, siamo ospiti delle piante. Rimane aspettando per riconoscere il miracolo e si dimentica la storietta. Il proposito fa andare contro; qualcosa che abbia vedere com il non volere. Accettare l’ego come il non capire della percepizione che lo è.

Civilità possono sostituire altri anteriori per molto tempo, perchè è nel tempo che loro si costruiscono. Uomini possono amassare e dominare suoi uguali fino che siano consumati per questo odio. Niente di questo, pertanto, può cambiare l’irrediabile identità del’uomo con la natura, identità che, malgrado el’ego insano, è sempre la stessa che fa tutti gli universi.

Sa cosa che nessuna religione potrà trasmetere a nessuno? La spontaneità d’un fiori che cresce spontando dal seme, di dentro per fuori e non è costruita per nessuna mano che la misuri. Non voglio stare a solera di Dio.

L’unico proposito vero è l’intenzione del’Universo non corrota. Non erro accorto che l’emocione cristallizata come chiara formazione energètica, era un segno del Non Manifesto per che si potessi percepire come, togliendo tale energia, l’illuzione della forma scomparerebbe per sempre.

Quando capisci che sono suoi occhi che dano luce a tutto quello che loro focalizano, come una lanterna scrutando il buio, cosi non c’è dubio che la coscienza ti atraverssa per guardare quello che il Non Manifesto creò.

La meta è umana, avere un proposito é dell’essere umano, spazio d’intenzione e azione. Tu pensi il proposito. Oltre l’umano, esiste alcuna meta, o tutto si fa in sè, senza che niente si corrompa?

La retrazione all’ego è fuga alla spontaneita del’corpo, ao estraneamento che lui provoca, veicolo da coscienza, si capito claramente. il nodo del’ego è la fuga a questa situazione cosmica; e, cosi, tutti i condicionamenti sorvono nele, messo per gli altra; com paura, le persone li ricevono.

LIN DE VARGA

Comments (1)

Sabrinanovembro 15th, 2011 at 22:41

Complimenti, mi è piaciuto tanto questo testo! E concordo con te in tante cose.. continua cosi…. Un abbraccio !!

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