Due sole e non sono sufficiente

Un nuovo pianeta, due sole; e non sono sufficiente. Il pianeta è freddo. Non siamo, noi da Terra, figli del Sole? Siamo. Percepisci tuoi occhi. E se nostro sole non fosse caldo il sufficiente? In massimo sarebbero cosa che siamo già e molti non si accorgono: Pura energia.

L’Essere proviene dal non essere; è ovvio e non c’è altra possibilità.L’Uomo e tutto quanto, da relva alla montagna più alta, ritornerano al niente. Questo é già motivo sufficiente per non preocuparsi; al meno, non tanto.

L’Esperienza di uscire dal corpo, è chiara dimonstrazione di che non siamo nostro corpo. Questa esperienza succede, delle volte, senza coscienza personale di aver succeso. Può essere che sia per il fatto d’essere umano stare immerso nella forma. Ci sono lapsus, intanto.

C’è soltanto maestre per l’ego. Quando si è pura coscienza, non esiste maestre per seguire. Avrebbe uno spazio tra discepolo e mestre. Un arrivare a alcuno luogo; un proposito.Non c’è proposito nella plenitu della coscienza. Non c’è un luogo fuora. Non c’è una ruga di preocupazione a essere creata.

C’è una sacralità Là, oltre tutta l’imaginazione.

Quando vai oltre, hai tutto, perche niente importa più. Sei cosi ricco, che nessuna richezza può riempirci. Sei già da sempre pieno.

C’è un posto senza stanze. È la casa di dove mai si è uscita.

La vita non sono parole; tutto è vano quando si parla. Questa idea impressionante, non so si me fa un saggio o un solitario.

Consta che una meteora, un giorno, há colpito la terra; questo fatto aveva portato all’estinzione i dinossauri. Dallo stesso modo, un giorno la mente umana compulsivamente pensante andrà a scomparire. Pure essendo a effeto di una meteora. Quello che resta, o sia, il tutto, il reale, rimarrà.

Di rado reproduco brano degli altri luoghi. Pertanto, leggo nel “TAO TE KING” una descrizione cosi perffetta del Non Manifesto, dal qualle mi propongo parlare, che è interessante mostrarla: “ C’è qualcosa naturale e perfetta/Esistente prima del Cielo e de la Terra/ Imobile e insondabile/Rimane sola/ E senza modifica/ Sta in ogni parte e mai si esaurisci/Si può dirlo la madre di tutto/Non conoscendo suo nome, lo chiamo TAO/ Costretto a darlo un nome,Lo chiamarebbe trascendente.”(1)

Ci sono tante informazione, toccato un bottone, una tatiera -perchè si mai possiamo dire che gli pressioniamo – e ci viene tutte le cose che, il quel momento, vogliamo sapere. Tutto, è chiaro,del “grande universo” che fu creato per l’uomo, sin da quando è sorto qui. Non è che esistono più cellulare che persone? Com chi parlare, a non essere che si ripetano persone?L’Informazione arriva a un colapso? Cosa rimarrà? Cosa rimane come pano de fundo? Cosi,anche non volendo, devono accettare che c’è un silenzio dietro di tutto; o d’ altra parte, come nascita di quello che esiste. Perchè insistire nella incocienza afollata di sè stessa e non capire che il silenzio è pura tranquilità?

Per effeto di argomentazione, tutti quelli convolti il conscienza – al meno quelli che conosco – usano l’idea del silenzio come pano di fondo de tutte le cose che accadono; ma sarebbe interessante una inversione. La conscienza, di fato, vedendo tutto accadere – il puro osservatore al quale già avevo accennato – ,come resti di rifiuto di carcassa di un naufragio sulle acque del mare. Questa, imagine che può appare deprimente, è, soltanto, riconoscimento, piena di freschezza di che siamo molto più di che nostre mente afflite e piene d’nformazione inutile, o sia, l’eterna presenza dell’Infinito che ci abbbraccia.Guardi, di nuovo, LAO TSÈ:”IL Non Nominato ha origine nel cielo e nella Terra/ L’Atto di nominare è la madre di diece mille cose/ Sempre che non abbia desidèrio( neanche intenzione) si contempla il mistero” (…)” Sua identità è Hsüan/ Hsüan oltre dello Hsüan, portale di tutto il mistero.”(2)* Finito per fare due citazione.

LIN DE VARGA

( 1) TSE LAO; TAO TE KING – IL Libro del senso e della vita – Hemus Editora limitada – SP, Brasile. Traduzione e introduzione di Norberto de Paula Lima -5a Edizione, pg. 67.
( 2) LAO TSÈ, citato per WATTS ALAN,”TAO, Il corso del fiume.”( com l’aiuto di AL CHUNG – LIANG HUANG) – Editore “ PENSAMENTO”, SP, Brasile. Traduzione di Terezinha Santos, 9a edizione, pg. 75.
* Alan Watts informa, nella stessa pagina sopra citata, che “Hsüan” ha il senso “ di quello che è profondo, oscuro e misterioso, prima di ogni distinzione tra ordine e disordine – cioè, prima di ogni classifica e designazione di caractteristiche del Mondo”. Uguale per L’Opera.

Comments (1)

Denisenovembro 16th, 2011 at 7:28

bello testo complimente

Deixe um comentário

Seu comentário